Parlare dei diritti delle donne significa riprendere il filo di una discussione aperta da decenni ma che continua a non trovare una soluzione definitiva. Quando si affrontano discussioni di questo tipo, il concetto di parità diventa centrale.

Ma per parlare di parità in maniera consapevole, è necessario trovare le giuste declinazioni di questo concetto nel rispetto delle società, delle culture e delle confessioni religiose. Questi elementi non fanno che rendere il tema dei diritti delle donne ancora più complesso e permettono alla discussione di evolvere in modo disomogeneo.

Diritti delle donne oggi: la situazione

La situazione attuale per quanto riguarda i diritti delle donne cambia molto a seconda del paese e dell’area geografica presa come riferimento.
Sicuramente, in Italia come in tutti i paesi più avanzati, le donne godono di molti diritti, acquisiti durante decenni di battaglie teoriche e pratiche.

Nel nostro paese oggi la discussione si concentra quindi su quanto c’è ancora da fare: diritto ad una pari retribuzione, maggiori tutele per la maternità, discriminazioni sui luoghi di lavoro e fuori.

La discussione è aperta e si registrano ancora moltissime resistenze culturali ed ambientali ad una concessione di diritti che dovrebbero essere invece già acquisiti da tempo.

Ma esistono zone del mondo in cui la situazione è decisamente molto più grave. Ci sono paesi nei quali le donne vengono ancora considerate in una condizione di inferiorità naturale e, per questo motivo, per loro vengono previste delle regole del tutto separate. I diritti delle donne, in questi paesi, sono strettamente legati al loro essere donne e sono molto differenti rispetto a quelli degli uomini.

Uno dei fattori che maggiormente contribuiscono a questa distanza è sicuramente la religione ma anche i fattori culturali e sociali non possono essere sottovalutati. Grande preoccupazione c’è in questi mesi per la situazione delle donne in Afghanistan.

Diritti delle donne in Afghanistan ed il bisogno di intervenire

Secondo il rapporto annuale stilato dal Fondo Onu per la Popolazione (Unfpa), in media le donne nel mondo godono del 75% di diritti in meno rispetto agli uomini. In questo report convergono tantissime problematiche a partire dai diritti negati sul proprio corpo e sulla gestione della propria vita.

Una percentuale molto preoccupante nella quale convergono anche le mutilazioni fisiche e genitali, l’obbligo ai matrimoni combinati, lo stupro legalizzato da parte del partner, il delitto d’onore.

Da questo preoccupante punto di partenza si dipanano le mille forme di privazione delle libertà fondamentali a cui sono sottoposte le donne in molte parti del mondo. Oggi il focus è l’Afghanistan e la condizione che le donne si trovano a vivere, o meglio rivivere, da agosto ad oggi.

Dal ritiro delle truppe statunitensi e alleate nell’agosto del 2021, l’Afghanistan è caduto di nuovo in mano ai Talebani che hanno instaurato un nuovo regime fondato sulla Sharia, la sacra legge islamica dettata dal Corano.

Da quel giorno, le donne afgane si sono viste piombare addosso di nuovo una serie di limitazioni nella vita quotidiana. Nuove regole per frequentare i posti di lavoro, limitazioni per seguire i corsi universitari e divisione delle classi scolastiche già da bambini. Un altro impedimento importante riguarda la possibilità di queste donne di praticare sport, aspetto che ha comportato la fuga di molte atlete dal paese.

La situazione è in continua evoluzione con il regime talebano che rassicura sull’instaurazione di un nuovo corso e maggiori aperture nei confronti delle donne ma questi grandi cambiamenti sono ancora da realizzare.

Diritti delle donne oggi: una riflessione sempre aperta

Come ogni anno, l’8 Marzo diventa un’occasione importante per fare il punto sulla situazione femminile in Italia e nel mondo, sui diritti conquistati e sulle problematiche che continuano a persistere.

Non è certo una singola giornata che può impattare in modo determinante su una riflessione che ha invece bisogno di tempo e del giusto spazio entro il quale costruirsi. Ma trovare l’occasione per riattivare la discussione a 360° è sempre un primo passo importante.

In Italia si è lavorato molto negli ultimi anni per sensibilizzare la popolazione, femminile e maschile, sul ruolo della donna e sulle limitazioni, più o meno sottili, che vengono ancora oggi imposte.

Ciò che appare più importante al momento è focalizzare la discussione sul tema dei diritti, spostando l’attenzione dal tema molto più frequentato dai mass media della violenza fisica dei casi di cronaca.

Ci sono ancora oggi troppe donne aggredite e uccise ed è cruciale lavorare in questa direzione, ma questi casi non possono distrarre la riflessione sul tema dei diritti e della parità di genere.

Guardare al resto del mondo non è certo confortante ma crediamo che sia fondamentale alimentare una riflessione più ampia e profonda affinché le donne possano finalmente godere a pieno dei loro diritti e possano diventare quelle risorse fondamentali per la società.