La salute della nostra pelle passa attraverso i cibi che mangiamo, il nostro stile di vita, le attenzioni che prestiamo quotidianamente. Ma non è tutto qui. Molte di noi sicuramente sono appassionate di prodotti cosmetici, e ne faranno uso costante per prendersi cura al meglio della propria pelle.

Ebbene, sapevate che alcune sostanze contenute nei prodotti che usate tutti i giorni  possono, a lungo andare, essere dannosi per la vostra pelle? Per questo motivo Fria vi invita a  fare maggiore attenzione a ciಠche comprate, e imparare a riconoscere le sigle degli ingredienti potenzialmente dannosi.

Per la serie: se lo conosci lo eviti 😉

Innanzitutto incominciamo col dire che dal 1997  l’Unione Europea vigila sull’industria cosmetica con particolare attenzione, promuovendo direttive e regolamenti relativi alla trasparenza comunicativa e  alla sicurezza dei prodotti che giungono sugli scaffali di tutta Europa.

Un esempio di questi provvedimenti è l’obbligo, da parte dei produttori, di includere sul prodotto un’etichetta con l’elenco di tutti gli ingredienti attendendosi al  sistema INCI (International Nomenclature Cosmetic Ingredient), ovvero indicando in ordine sequenziale l’ingrediente contenuto in percentuale più alta, e a seguire gli altri, fino a quello contenuto in percentuale più bassa.

A questa direttiva, dal 2005, si è aggiunto l’obbligo di indicare la presenza di 26 sostanze individuate dall’SCCP (Comitato Scientifico per i prodotti destinati ai consumatori dell’Unione Europea), che sono state  considerate sicure in base a test allergologici, ma che non escludono la possibilità  di spiacevoli reazioni soggettive.

E nel 2006, inoltre,  è stato ufficialmente vietato il test sugli animali, sostituito attualmente da metodi alternativi di validazione degli ingredienti.

Adesso veniamo al dunque. Quali sono le sostanze a cui fare attenzione?

1)      I Petrolati come gli oli minerali, la paraffina, la vasellina e simili, poichà© se contenuti in grandi percentuali possono avere effetti comedogenici (ovvero favoriscono l’occlusione dei pori e la nascita di brufoli) e  inquinano  l’ambiente;

2)       I Siliconi, riconoscibili dalle sigle terminanti in "one" come dimethicone o cyclomethicone, e "ane": molto utilizzati per creme e shampoo per capelli, non fanno altro che creare un film plastico che ricopre le zone da trattare mascherando il problema, senza risolverlo. Queste sostanze possono essere comedogene. Controllate che questi ingredienti non siano presenti tra i primi nell’elencazione INCI;

3)      Il Mercurio , contenuto in molti mascara e rimmel, è pericoloso per la salute del nostro organismo, tanto è vero che dal 2008 in Minnesota (Usa) ne è stato vietato l’impiego come conservante nei cosmetici;

4)      I Parabeni, conservanti ad azione antisettica molto diffusi nell’industria cosmetica. Li potete riconoscere  con i nomi di Methylparaben, Butylparaben, Ethylparaben, Propylparaben, e via dicendo. Pur essendo sostanze ufficialmente sicure, ed impiegate nella preparazione della maggio parte dei prodotti di uso quotidiano, ci espongono al rischio di diventare sensibili e sviluppare allergie;

5)      Il Nichel, ormai riconosciuto come responsabile di molte forme di dermatiti allergiche (o allergie da contatto). Per sicurezza, al momento dell’acquisto del prodotto verificate che la quantità  presente non oltrepassi la soglia di 1mg/Kg (0,001 grammi di Nichel per Kg di prodotto).

A questa breve lista potremmo aggiungere altri ingredienti potenzialmente dannosi, ma vi rimandiamo a due siti internet particolarmente utili per verificare  l’affidabilità   dei vostri prodotti: il primo di questi è il Biodizionario ( http://www.biodizionario.it/ ) con una lista completa di tutti gli ingredienti più usati e il livello di pericolosità  per la salute, e SkinDeep (http://www.cosmeticsdatabase.com/ ), un "˜iniziativa americana che si propone di recensire tutti i prodotti cosmetici in commercio, assegnando un grado di sicurezza e/o pericolosità .

(foto: Horia Varlan)